venerdì 19 ottobre 2012

Il senso della fine

Driin! Pronto! Allegri convenevoli, ma per chi ti sta chiamando non c'è niente da ridere, tu ancora non lo sai ma lo percepisci...il tono non è allegro come dovrebbe, quello che ti sta per annunciare lo sospetti, lo immagini...e nel momento in cui le parole si esauriscono la morte è li. La persona non c'è più e tu devi fare i conti con te stesso....
La morte mi sconvolge per il suo mistero. Mi turba e svuota. Mi terrorizza. Non ne riesco a capire il senso. Mi aggrappo a ogni barlume di speranza per non sprofondare nel suo buco nero. Il niente. Il caos che origina le nostre esistenze. Il destino, Dio, chiamatelo come volete.
Non sei mai preparato davanti ad essa. Puoi aver visto soffrire una persona. Vederla consumare dalla malattia, ma il tuo desiderio più forte è quello di vederla guarire non morire. Vuoi combattere, aiutarla a vivere, resistere, lottare. Non andare via.
Ognuno la pensa a modo suo. Io ho poca fede purtroppo. Credo in Dio, origine e creatore del mondo, ma non riesco a credere alla sua burocratizzazione ed espressione clericale. Credo in un'energia cosmica che tutto presiede...in questo incessante trasferimento di vita. Tutto si trasforma, nulla si distrugge..in questo continuo rimescolamento di fluidi e polveri animate. Nei sogni come zona di contatto. In quel limbo fra coscienza e sonno, in cui le anime si raccontano e comunicano. In zone di contatto ed interazione. In un modo diverso di esistere. Ma soprattutto nel ricordo. Nella memoria. In quello spazio racchiuso nel cuore in cui chi amiamo vive.
In quella emozione che si scatena al solo pensiero di come eri, di come saresti potuto essere. Di come la tua vita cambia, in due ere. Prima di te e dopo di te. In quelle tracce di esseri passati che sono i geni del DNA di ognuno di noi....in quei pezzetti di vita che ci costituiscono. Ecco perchè credo che dopo la morte ci sia qualcosa. Che la vita continui in una forma diversa. Sconosciuta...eppure presente.
Si nasce e si muore. Ti ripetono ancora prima di saperlo esprimere. La grandezza del mistero della vita non è compreso neanche dalla donna che la genera, che vive quello straordinario fenomeno creativo nel proprio corpo, senza averne pienamente coscienza. Non decidiamo noi se nascere o morire.
Ho frequentato il catechismo, la chiesa, letto libri di teologia o pseudotali eppure nel momento in cui dalla sua epistemologia passo alla sua realtà non trovo nessuna parola. Non c'è conforto, solo sconcerto. Solitudine e vuoto. Un baratro che ho imparato a colmare con i ricordi. Con le emozioni. Con i sogni...Qui in questo spazio immateriale trovo il mio significato, provo a rispondere agli interrogativi e pur non trovando soluzioni cerco il senso dell'esistenza....
...e ora mi piace immaginarti così. Felice. In acqua. Che nuoti. Come avevi fatto quando ero bambina. Una sfida a nuoto dal bar di Lepori a S'anea Scoada.....ma stavolta sono sicura che la vincerai....buon viaggio zio

giovedì 11 ottobre 2012

cielo grigio su... giallo splendente dentro!

aprire la finestra e respirare odor di letame non è proprio un buongiorno...ma come cantava De Andrè dai diamanti non nasce niente....mentre dalla m...e allora che questo cattivo odore e grigiore che ricopre Milano con la sua coltre fina e umida speriamo porti nuova vita e nuova linfa.
Abbiamo bisogno di pulizia e rinnovamento...di varecchina e sapone di marsiglia...forse tutti questi arresti, questo scavare nei meandri sordidi della vita politica italiana porterà a  qualcosa ....chissà sapremo cambiare....non lo abbiamo fatto con tangentopoli, ce la faremo ora che siamo sull'orlo del baratro....questo odore che ci disturba è la nostra zozzura .....facciamoci un bell'esamino di coscienza e proviamo ad essere migliori per primi noi...
Ho voglia di elezioni ma anche di vedere gente SERIAMENTE DIVERSA...un governo che propone CIELI BUI non può essere il mio...le città devono risplendere, le persone non devono aver paura di stare per strada, di essere sole ed indifese..
Voglio un governo che lavori per la collettività, garantendo un sistema sanitario ed educativo pubblico di altissimo livello, che restituisca speranza e vitalità a tutte le generazioni....vedere precari ed esodati alleati e non antagonisti! Voglio che i 300 milioni di euro che l'Italia dovrà pagare alle imprese coinvolte nella costruzione dello stretto di Messina siano sborsati da quanti hanno lavorato per il progetto. Voglio che i politici che hanno mangiato ed intascato soldi pubblici li restituiscano sino all'ultimo centesimo. Voglio che i falsi invalidi restituiscano tutto....
voglio voglio voglio cieli splendendi per colorarli a piacere....

martedì 2 ottobre 2012

Distinguere serve

Faccio colazione con mio marito. E' un nostro momento di condivisione. Tra caffè e dolcezze, ognuno con i suoi riti: chi biscotti, chi pane e marmellata ci prepariamo ad affrontare la giornata...in sottofondo RaiNews 24. Corradino Minneo oramai da tempo è il nostro buongiorno...quasi uno di casa...
Mi piace perchè nonostante ogni giorno sciorini un lungo elenco di malfattori, birbanti, truffaldini che animano la politica e la vita sociale italiana non perde mai la volontà di affermare e credere che ci possa essere anche un'alternativa diversa. Un mondo politico fatto non solo di ruberie ma di gente che si impegna per salvaguardare il bene comune.
Non dobbiamo perdere la speranza e la voglia di cambiare. Non arrendiamoci al cosi fan tutti e son tutti ladri. Cerchiamo per primi di dare l'esempio. Distinguiamoci per meriti non per amicizie "importanti". Facciamo le file, paghiamo le tasse, non buttiamo la carta per terra, usiamo i mezzi pubblici comprando il biglietto, parcheggiamo sulle strisce e non sui marciapiedi, emettiamo fattura, usiamo la bicicletta, entriamo in una stanza e salutiamo, rispettiamoci..e lentamente questo paese potrà risollevarsi...
Ci sono pagine della storia italiana che hanno segnato le vite di molti di noi. Ci sono ferite che non potranno mai essere rimarginate ma non dobbiamo perdere il senso dello Stato. Ieri in 186 pagine, la Cassazione ci ha provato.

La festa dei nonni

Ah  il capitalismo che terribile macchina brucia soldi inventa  feste per farci acquistare sempre di più...eppure oggi quando ho letto delle celebrazioni per la Festa dei nonni non ho potuto fare a meno di pensare ai miei di nonni. A quelli che non ci sono più ma sono sempre al mio fianco, i miei angeli custodi ed alla mia nonnina super sprint....la cui forza si racchiude in un motto di spirito: "Uhe so sempre la meglio di tutti!!"
e allora eccoli i miei nonni.
Nonno Francesco è la parola. Lo conosco solo dai racconti che lo riguardano. E' la Sardegna così come non l'ho mai conosciuta, un mondo agricolo e rurale affascinante e ormai avvolto dal ricordo. Una tradizione che si mantiene viva nell'oralità e negli insegnamenti dei figli...è bello poter usare ancora qualche suo utensile... Nonna Carmela è il profumo del pane fatto in casa. E' la quintaessenza della bontà. Lei, la nonna sarda, con le sue sette gonnelle, la dolcezza ed i segreti...che purtroppo non mi ha potuto raccontare quanto avrei voluto..ma che sento vicina quando mi accingo a cucinare. L'arte dell'amore si tramanda...Vorrei che fosse qui ad insegnarmi come si fanno i cesti, come si decora il pane degli sposi. A cantarmi ancora "Avevo una casetta piccolina in Canadà e tante filastrocche in sardo...
Nonno Salvatore è stato tutto e anche di più. Il nonno saggio e curioso. Complice e mago. Lui sapeva farmi trovare i regali nascosti nella casa e me li faceva scoprire chiamandomi al telefono...veri prodigi. Non mi sapevo legare le scarpe e mi ha regalato quelle con le strips adesive per poi pazientement insegnarmi come si faceva..Mi ha raccontato tante di quelle storie..i misteri di Roma, dell'Irpinia, le campagne in Africa, la campagna, mondi fantastici con cui ha riempito i miei pomeriggi. Ho conosciuto il teatro di De Filippo e la comicità di Totò, Bud Spencer e Sergio Leone. Mi ha accompagnato per la prima volta al cinema a vedere Biancaneva portandomi via perchè ero terrorizzata dalla strega. Cucinava in maniera sublime e aveva adottato un modo per farmi fare la dieta in maniera infallibile: "Tu bella di nonno, mangia quello che ti prescrive la dietologa così la dieta l'hai fatta, poi mangiati i calzoni che ho appena preparato!!!"
e poi lei Nonna Bianca che dire....l'amore che da quanto stringe soffoca...l'assenza di mezze misure. Bella e dolce da togliere il fiato, possessiva ed impulsiva. Dittatrice, indipendente e forte. Capace sempre di risollevarsi, di sorridere nonostante le prove della vita....lei che ha voglia di diventare bisnonna e io continuo a rimandare....per tenermela ancora solo per me, per farmi viziare e coccolare....
A loro dico grazie...