lunedì 1 luglio 2013

Le radici del cuore

E' cosi da quando sono nata....in Sardegna sono la romana. A Roma sono la sarda. E per me cosa significa questo sdoppiamento? Questa identità plurima e poco risolta in un'unica area geografica? Che da sempre mi sono sentita cittadina del mondo....che ho amato viaggiare. Curiosare. Scoprire. Confrontarmi. Perchè so dov'è casa mia. Dove sono le mie radici.
Sono in quel piccolissimo microcosmo. Riola Sardo. Un paese che è mondo. Dove succede tutto. Il suo contrario. Oppure niente. Cosi ciclicamente da secoli. Sono a Roma. Dove sono nata e cresciuta. Ma sono anche in Campania (Napoli e l'Irpinia) da dove provenivano i miei nonni materni.
E cosi da sempre. Chi mi conosce bene veramente sa che dentro di me coesistono, convivono, si infuriano tutte queste anime....tante parti diverse che compongono la mia identità....perchè alla radice di tutto ho sempre amato la storia....mia individuale che è collettiva...Della mia famiglia. Dei miei amici. Delle persone che amo. Delle persone con  cui ho lavorato. Di quelle con cui ho condiviso un'esperienza. Una sensazione. Uno sguardo.
Il racconto. Il cercare le motivazioni. Le origini. Questo mi ha sempre affascinato. Storie. Parole....e la carta per fissarle. Per far si che non voli via un'emozione. Ma che si rinnovi nella lettura. Che porti alla riflessione. Che aiuti a seguire una traiettoria....Perchè non mi stancherò di affermarlo....PER AVERE UN FUTURO BISOGNA CONOSCERE LA PROPRIA STORIA.
Oggi ho partecipato ad un incontro "Viaggio in Italia: la Sardegna" nell'ambito della Rassegna "La Milanesiana"....Si è parlato di letteratura e del cosiddetto fenomeno degli #scrittorisardi....che fenomeno non è...perchè come ha detto il giornalista @StefanoSalis gli scrittori sardi quelli più apprezzati dal grande pubblico non lo sono perchè appartenenti a quella regione ma perchè BRAVI....
@Marcello Fois uno dei miei scrittori preferiti, devo, ad esempio, al suo romanzo Memoria del vuoto la scoperta che il nome Mariangela era tipico nella Sardegna dell'Ottocento, ha fatto un intervento meraviglioso...In sardo e in italiano. Riappacificando l'affermazione identitaria con orgoglio ma senza bisogno di rivalsa. Una riscoperta del sardo, come lingua con l'apertura verso il mondo....Le radici senza la paura di essere soffocati..Il valore del passato in un momento in cui l'oggi diventa smisurato e quindi l'identità è costituita dall'essere sardo e dall'essere italiano senza contraddizioni ma tout court....
e poi @MichelaMurgia e il suo viaggio nella mia Sardegna...Cabras e dintorni....il mio Sinis...dove l'anarchia, il valore dell'indipendenza si scontrano con l'atteggiamento di sudditanza....(Stagno, peschiera, Don Efisio.....)
Oggi mi sono sentita #CONSORTE...ho incontrato e mi sono emozionata con persone che condividono il mio destino...la stessa sorte....e questo è bello....perchè il cuore batte e si nutre di storie....



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